lunedì 2 settembre 2013

A' cuccuma napuletana



Qualcuno l’ha usata… altri l’hanno vista nei film e sicuramente in qualche commedia di Eduardo, ma sicuramente ci sarà qualcuno che non l’ha mai vista…


Ebbene lei è  la caffettiera napoletana, l’antenata della più moderna ma soprattutto pratica moka.

Fare il caffè con la napoletana non era difficile ma richiedeva più tempo.

Anch'essa si compone di tre pezzi:
- la caldaia, dove si metteva l’acqua
- il setaccio dove si metteva la miscela
- la parte col beccuccio che raccoglieva il caffè.

La differenza sta nel fatto che il caffè non ci arrivava per pressione ma per caduta, infatti una volta che l’acqua messa nella caldaia iniziava a bollire, si spegneva il fuoco e si capovolgeva per consentire all’acqua bollente di passare attraverso il filtro e diventare caffè, operazione che comportava un’attesa di “almeno 3 o 4 minuti” (come consiglia Eduardo in “Questi fantasmi”) ma che poteva arrivrae anche 10 minuti ….. ma più lunga era l’attesa più intenso era l’aroma del caffè.

A tal proposito  voglio raccontarvi una storiella:

Concetta è la domestica in una casa di benestanti. Un giorno arrivarono ospiti e la signora le disse di preparare il caffè. Dopo un po’ di tempo la signora chiese: < Concetta è pronto il caffè?>  e lei rispondendo dalla cucina: < Sini signò, quantu mi lavu li mani e lu culu! > 


La risposta  scandalizzò gli ospiti, ma si riferiva semplicemente alla fase di filtraggio del caffè preparato con la napoletana.